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Spaiati!

Immagine del redattore: Vincenzo OrabonaVincenzo Orabona

Aggiornamento: 20 gen


“Siamo così belli, perché ci assomigliamo… anzi, ancora meglio… siamo uguali!”

E partendo da questo così scontato luogo comune, iniziarono così a sentire la necessità di conformarsi con quello che potesse essere una logica dettata da quello che la società imponesse:

“Siamo belli perché uguali!”.

Erano inconsapevoli di ciò che il mondo gli dettasse e di quanto fossero conformi a questi standard.

Non sapevano, non conoscevano, non si preoccupavano di approfondire altro, se non l’unica consapevolezza che gli fosse stata imposta.

Era iniziato tutto come sempre, si erano incontrati e non per caso… erano insieme fin dagli albori, vivevano in simbiosi e certi che l’uno sarebbe servito all’altro e che entrambi solo se insieme sarebbero serviti a tutti gli altri.

Come tutte le situazioni idilliache, le favole, sempre di contro ogni aspettativa, anche questa fantastica coppia, un giorno dovette affrontare per la prima volta una prova nuova e solo di fronte a quelle che fossero le eccezioni, potettero veramente mettere in discussione tutto quello che fino ad allora avessero dato per scontato!

E già… quel giorno, per la prima volta… furono separati, come in un enorme insieme nel quale non potessero vedersi o toccarsi e dove sentissero il disagio di non dover essere come sempre, ma gettati in una cruda realtà in mezzo ai tanti come loro o simili.

Che strana sensazione… che confusione, una specie di controversa condizione… osservar il mare da un oblò ma sentirsi trascinati in una cabina ermetica in vorticose acque!

Che disastro… che nausea, che incomprensibile situazione… il paio d’ore più brutte della loro vita… separati dalla loro anima gemella in una annaspante baraonda!

Finalmente… tutto sembrò arrivare al termine… e tutto, sperarono, potesse finalmente riportarli alla normalità!

Cosa fosse la tale normalità era un concetto talmente noioso, ma loro, continuavano stravolti ancora a non saperlo… riuscendo perfino ad aggrapparsi a quel tedioso aspetto pur di ritrovarne stabilità.

Non fu così!

I miti non sempre restano tali e loro lo subirono in prima persona… e dove tutto potesse essere ordinario, dopo quella esperienza… di fatti, non si riuscirono più a ritrovare… (restava il gran inspiegabile mistero umano del perché poi accadesse questo!).

Uno dei due, impaurito, ormai solo… vide che non fosse l’unico ad aver subito questo strazio… osservando da lontano steso, un suo simile, sebbene diverso… impaurito… e altrettanto avvolto da una improvvisa solitudine.

Da cosa derivasse la paura era palese… entrambi spaesati, temevano che non sarebbero più stati gli stessi senza l’altro… e magari accantonati, inutili e forse addirittura gettati chissà dove…

Al culmine del più atroci dei timori, accadde però qualcosa di meraviglioso… quanto totalmente inaspettato!

Un bimbo, ed entrambi ricordavano quanto fosse felice… si trovò a passar lì davanti ad osservarli… questa innocente creatura, non vedeva in loro la paura, non vedeva il brutto della non conformità o della diversità.

Li prese, prima l’uno, poi l’altro… e così come sempre prima al destro, poi al sinistro e, nell’osservarli, accentuò ancor più il suo sorriso… sottolineandolo con un: “Come sono belli, perché non si assomigliano!”.

Così, i due diversi calzini finalmente capirono come funzionasse la vita anche senza le sue razionali regole… e che talvolta ci si doveva poter trovare in una centrifuga per riscoprire il nuovo, il “bello” … e che per godersi a pieno quello che fosse un mondo fin troppo saturo di stereotipi di noiosi adulti… sarebbe bastato ragionar come un bimbo!

Con fierezza ed a grandi passi… vissero spaiati e contenti…

3 febbraio 2023


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